M.E.­A.­P.­R.­M.M.

Massoneria Egiziana
dell’Antico e Primitivo Rito
di Memphis e Misraïm

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Il simbolo della Massoneria Egiziana dell'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm (M.E.A.P.P.R.M.M.)




di Galbix Red e Gabriel López de Rojas



Il creatore della Massone­ria Egi­zia­na di Ri­to Egi­zio fu il Con­te Ales­san­dro di Ca­glio­stro (1738-1796), na­to a Tu­ni­si. Egli non de­ve ve­nir iden­ti­fi­ca­to nel mi­sti­fi­ca­to­re Giu­sep­pe Bal­sa­mo (1743-1795), il pa­ler­mi­ta­no as­sol­da­to dai Ge­sui­ti per im­per­so­na­re e get­ta­re il di­scre­di­to sul ve­ro Con­te di Ca­gliostro.
Alessandro di Cagliostro ven­ne ini­zia­to ai se­gre­ti del­la Mas­so­ne­ria Egi­zia­na dal mi­ste­rio­so Mae­stro Al­to­thas nel­l’an­no 1776, an­no del­la fon­da­zio­ne del­l’Or­di­ne de­gli Il­lu­mi­na­ti. E po­chi san­no che il ver­ti­ce del­l’Or­di­ne de­gli Il­lu­mi­na­ti era co­sti­tui­to da sei mem­bri: quat­tro no­ti (Wei­shaupt, von Knigge, Goethe, Her­der) e due se­gre­ti (Fran­klin e Ca­gliostro).
In effetti esisteva un collega­men­to se­gre­to tra l’Or­di­ne de­gli Il­lu­mi­na­ti di Wei­shaupt e la Mas­so­ne­ria Egi­zia­na di Ca­glio­stro che ven­ne fon­da­ta uf­fi­cial­men­te nel 1785, an­no del­la sop­pres­sio­ne del­l’Or­di­ne de­gli Il­lu­mi­na­ti. Inol­tre, Na­po­leo­ne Bo­na­par­te fu ini­zia­to da Ca­glio­stro alla Mas­so­ne­ria Egi­zia­na e i Ri­ti mas­so­ni­ci di Mem­phis, di Mi­sraïm e di Mem­phis-Mi­sraïm di­scen­do­no da essa.
Tra 1810 e 1813, a Napoli (Ita­lia), i tre fra­tel­li Bé­dar­ri­de (Mi­chel, Marc e Jo­seph) ri­ce­vet­te­ro i Po­te­ri Su­pre­mi dal­l’Or­di­ne di Mi­sraïm e svi­lup­pa­ro­no il Ri­to di Mi­sraïm in Fran­cia. Lo uf­fi­cia­liz­za­ro­no a Pa­ri­gi nel 1814. Il Ri­to era com­po­sto da 90 gra­di, pre­si dal­la mas­so­ner­ia scoz­ze­se, dal mar­ti­ni­smo e da al­tre cor­ren­ti mas­so­ni­che, e gli ul­ti­mi quat­tro gra­di ri­ce­vet­te­ro il no­me di “Ar­ca­na Ar­canorum”.
Nel 1815, a Montauban (Fran­cia), si co­sti­tuì la Log­gia Ma­dre del Ri­to di Mem­phis con a ca­po il Gran Mae­stro Sa­muel Ho­nis, al qua­le suc­ce­det­te, nel 1816, Ga­briel-Ma­thieu Mar­co­nis. Nel 1838, Jean Etien­ne Mar­co­nis de Nè­gre, il fi­glio di Ga­briel-Ma­thieu, as­sun­se la di­re­zio­ne del Ri­to di Mem­phis. Il R­ito, per J. E. Mar­co­nis de Nè­gre, era una i­dea­le con­ti­nua­zio­ne de­gli an­ti­chi Mi­ste­ri pra­ti­ca­ti, in In­dia e in Egit­to. Il Ri­to di Mem­phis rag­giun­se i 92 e 95 gradi.
Nel 1881, il generale italia­no Giu­sep­pe Ga­ri­bal­di riu­ni­fi­cò i Ri­ti di Mem­phis e Mi­sraïm e di­ven­ne il Gran Hiero­phan­te di am­be­due. Do­po la mor­te di Ga­ri­bal­di, nel 1882, i Ri­ti en­tra­ro­no in un pe­rio­do “os­cu­ro” fi­no a quan­do, nel 1890, si con­fe­de­ra­ro­no va­rie log­ge di en­tram­bi i Ri­ti e co­sì ri­ap­par­ve l’An­ti­co e Pri­mi­ti­vo Ri­to O­rien­ta­le di Mem­phis-Mi­sraïm. Nel 1900, al­la gui­da del Mem­phis-Mi­sraïm ci fu l’ita­lia­no Fer­di­nan­do Fran­ce­sco de­gli Od­di che ven­ne so­sti­tui­to, nel 1902, dal­l’in­gle­se John Yar­ker. Il Ri­to rag­giun­se i 97 gradi.
Nel 1902, il tedesco Theodor Reuss sta­bi­lì il So­vra­no San­tua­rio di Mem­phis-Mi­sraïm in Ger­ma­nia. E, nel 1913, do­po la mor­te di Yar­ker, di­ven­ne il Ca­po In­ter­na­zio­na­le del Ri­to. Nel 1923, Theo­dor Reuss pas­sò al­l’o­rien­te e­ter­no e la suc­ces­sio­ne si in­ter­rup­pe, sal­vo nel­l’O.T.O. (Or­do Tem­pli O­rien­tis), or­di­ne neo­tem­pla­re fon­da­to da Reuss, nel 1905, in Ger­ma­nia. In real­tà, l’O.T.O. ave­va in­glo­ba­to il Ri­to di Mem­phis-Mi­sraïm in una ver­sio­ne ridotta.
Nel 1909, Theodor Reuss conse­gnò una pa­ten­te al ce­le­bre mar­ti­ni­sta Ge­rard En­causs (Pa­pus). Ed i suc­ces­so­ri di En­causs fu­ro­no nel 1916 Char­les De­tré (Te­dé), nel 1919 Jean Bri­caud, nel 1934 Con­stant Che­vil­lon, nel 1945 Char­les-Hen­ry Du­pont e nel 1947 Ro­bert Am­belain.
Il 14 novembre del 1973, l’italia­no Fran­ce­sco Bru­nel­li (Ne­bo) ven­ne no­mi­na­to da Ro­bert Am­be­lain re­spon­sa­bi­le del Ri­to di Mem­phis-Mi­sraïm per l’Ita­lia. Il 22 no­vem­bre del 1973, Fran­ce­sco Bru­nel­li - Gran Mae­stro del­l’Or­di­ne Mar­ti­ni­sta An­ti­co e Tra­di­zio­na­le e del Ri­to An­ti­co e Pri­mi­ti­vo di Mem­phis-Mi­sraïm - fu ri­ce­vu­to con tut­ti gli ono­ri nel Gran­de O­rien­te d’I­tal­ia, a Pa­laz­zo Gius­tiniani.
Nel 1981, Francesco Brunelli con­tat­tò il no­to ini­zia­to ita­lia­no Frank G. Ri­pel per ri­strut­tu­ra­re il Ri­to An­ti­co e Pri­mi­ti­vo di Mem­phis-Mi­sraïm. Nel 1982, Bru­nel­li pas­sò al­l’o­rien­te e­ter­no, ma la ri­strut­tu­ra­zio­ne del Ri­to era già in at­to, la si­tua­zio­ne era la se­guente:

99º – Capo Internazionale del­l’Or­di­ne O­rien­ta­le Egi­zio del­l’An­ti­co e Pri­mi­ti­vo Ri­to di Mem­phis-Misraïm
98º – Superiori Incogniti (dal gra­do VIIº al XIIIº del­l’Or­di­ne del­la Ro­sa Mistica)
97º – Sostituto del Ca­po In­ter­na­zionale
96º – Capo Nazionale
1º-95º – Massoni Operativi (dal gra­do Iº al VIº del­l’Or­di­ne del­la Ro­sa Mistica)

Frank G. Ripel fu a capo del­l’Or­di­ne O­rien­ta­le Egi­zio del­l’An­ti­co e Pri­mi­ti­vo Ri­to di Mem­phis-Mi­sraïm tra il 1981 e il 1999, mo­men­to nel qua­le lo mi­se in “sonno”.
Nel mese di marzo del 2003, Frank Ri­pel – Gran Mae­stro del­l’Or­di­ne dei Ca­va­lie­ri Il­lu­mi­na­ti – eb­be un con­tat­to con lo spa­gno­lo Ga­briel Ló­pez de Ro­jas, fon­da­to­re e Gran Mae­stro del­l’Or­di­ne de­gli Il­lu­mi­na­ti, del­la So­cie­tà O.T.O. (Or­do Tem­pli O­rien­ta­lis), gra­do 33º del Ri­to Scoz­ze­se An­ti­co ed Ac­cet­ta­to, mas­simo gra­do di un paio di Ri­ti egizi. Quan­do Ga­briel Ló­pez de Ro­jas ap­pre­se che l’Or­di­ne O­rien­ta­le Egi­zio dell’An­ti­co e Pri­mi­ti­vo Ri­to di Mem­phis-Mi­sraïm del Ri­pel era in “son­no”, gli pro­po­se di “ri­sve­gliar­lo” e que­sti – do­po una pro­fon­da ri­fles­sio­ne – ac­cet­tò, fa­cen­do­lo ri­na­sce­re, l’1 mag­gio del 2003, con il no­me di Mas­so­ne­ria Egi­zia­na del­l’An­ti­co e Pri­mi­ti­vo Ri­to di Mem­phis-Misraïm.
Nella M.E.­A.­P.­R.­M.M. troviamo 100 gra­di, di­vi­si tra am­mi­ni­stra­ti­vi e ope­rativi.

Il centesimo grado è di ca­rat­te­re am­mi­ni­stra­ti­vo e de­si­gna il Ca­po In­ter­na­zio­na­le, no­mi­na­to ad vitam.
Il novantanovesimo grado è di ca­rat­te­re am­mi­ni­stra­ti­vo e de­si­gna il Ca­po In­ter­na­zio­na­le, no­mi­na­to ad honorem.
Il novantottesimo grado è di ca­rat­te­re am­mi­ni­stra­ti­vo e ope­ra­ti­vo e de­si­gna i Su­pe­rio­ri In­co­gni­ti (O.C.I.).
Il novantasettesimo grado è di ca­rat­te­re am­mi­ni­stra­ti­vo e de­si­gna i So­sti­tu­ti del Ca­po In­ter­na­zio­na­le, e­let­ti per lingue.
Il novantaseiesimo grado è di ca­rat­te­re am­mi­ni­stra­ti­vo e de­si­gna i Ca­pi Na­zio­nali.
I gradi massonici dal primo al no­van­ta­cin­que­si­mo so­no di ca­rat­te­re ope­ra­ti­vo e si met­to­no in rap­por­to al­le Sei Ope­ra­zio­ni Al­chemiche.

1°-3° – Postulante (Condi­zio­ne al Mar­rone).
4°-33° – Neophita (Opera al Nero).
34°-42° – Apprendista (Fase al Verde).
43°-63° – Fratello (Opera al Bianco).
64°-74° – Maestro (Regime al Giallo).
75°-95° – Maestro segreto (Opera al Rosso).

Nominativi:
100º – Gran Hierophante Generale o Ca­po In­ter­na­zio­na­le del­la M.E.­A.­P.­R.­M.M. e dell’O.C.I.:
• Frank G. Ripel
99º – Gran Hierophante o Ca­po In­ter­na­zio­na­le del­la M.E.­A.­P.­R.­M.M. ad honorem:
• Licio Gelli
98º – Sostituto del Capo In­ter­na­zio­na­le dell’O.C.I.
• lingua italiana: Galbix Red
98º – Superiori Incogniti (O.C.I.)
97º – Sostituto del Capo In­ter­na­zio­na­le del­la M.E.­A.­P.­R.­M.M.
• lingua italiana: Galbix Red, S.I. (98º O.C.I.).
• lingua russa: Vladimir Kuznetsov.
• lingua inglese: Sherwood Williams.
96º – I nominativi dei Capi Na­zio­na­li so­no sta­ti se­cre­ta­ti per la leg­ge sul­la privacy.

Considerazioni generali sul cen­te­si­mo grado.
Il centesimo grado rappresenta il ver­ti­ce del­la Pi­ra­mi­de mas­so­ni­ca. Es­so ven­ne con­ce­pi­to a Bru­xel­les, nel 1934, al con­gres­so in­ter­na­zio­na­le del­la F.U.D.O.S.I. (Fe­de­ra­zio­ne Uni­ver­sa­le Di­ri­gen­te gli Or­di­ni e So­cie­tà Ini­zia­ti­che). Ta­le gra­do è co­no­sciu­to con il se­guen­te ti­to­lo: “So­vra­no Im­pe­ra­to­re Gran­de Hiero­phan­te Ge­ne­ra­le di en­tram­bi gli emi­sfe­ri” (So­vra­no Ar­te­fi­ce dei Mondi).
Quando il Grande Hierophante Ge­ne­ra­le – So­vra­no Im­pe­ra­to­re Ar­te­fi­ce dei Mon­di – pas­sa al me­ri­dio­ne e­ter­no, i Su­pe­rio­ri In­co­gni­ti (98°) chie­do­no al Ca­po In­ter­na­zio­na­le ad ho­no­rem (99°) di as­su­me­re la ca­ri­ca del cen­te­si­mo gra­do. Se que­sti ri­fiu­ta, de­vo­no ri­unir­si per e­leg­ge­re un nuo­vo Ca­po In­ter­na­zio­na­le ad vi­tam (100°). Qua­lo­ra i Su­pe­rio­ri In­co­gni­ti non riu­scis­se­ro a e­leg­ge­re un nuo­vo Ca­po In­ter­na­zio­na­le, i So­sti­tu­ti del Ca­po In­ter­na­zio­na­le pos­so­no riu­nir­si e chie­de­re a un Su­pe­rio­re In­co­gni­to di as­su­me­re ta­le carica.
N.B. – Nella Massoneria operati­va (M.E.­A.­P.­R.­M.M.) il can­di­da­to è ri­vol­to ver­so sud e non ver­so est, co­me nella Mas­so­ne­ria spe­cu­la­ti­va; per­tan­to il mas­so­ne ope­ra­ti­vo, al mo­men­to del­la mor­te, pas­se­rà al me­ri­dio­ne e­ter­no e non al­l’o­rien­te eterno.
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La lettura della Magna Charta

La Magna Charta dei di­rit­ti u­ma­ni si e­spli­ca a due li­vel­li, cioè su due pia­ni di com­po­si­zio­ne, ov­ve­ro su due si­ste­ma­zio­ni strut­tu­ra­li del­l’ela­bo­ra­zio­ne men­tale.
Il primo livello – espres­so nel pri­mo do­cu­men­to – è quel­lo at­tri­bui­to al­la com­pren­sio­ne e non al­l’in­tel­let­to ed è que­sta la dif­fe­ren­za es­sen­zia­le che di­stin­gue l’a­ri­sto­cra­ti­co dal­l’uo­mo co­mune.
Il secondo livello – e­spres­so nel se­con­do do­cu­men­to – è quel­lo at­tri­bui­to al­l’in­tel­let­to, con­for­me al­la strut­tu­ra men­ta­le del­l’uo­mo co­mu­ne. La let­tu­ra di ta­le do­cu­men­to per­met­te al­l’uo­mo di ca­pi­re il con­te­nu­to del­la Ma­gna Charta.
 

La Magna Charta
dei diritti umani

 


Lealtà, Gerarchia, Me­ri­to­cra­zia: que­ste so­no le tre pa­ro­­le-chia­ve che co­sti­tui­sco­no il mot­to a­ri­sto­cra­tico.

L’Aristocrazia è fedel­tà… fe­del­tà ai prin­ci­pî di o­gni co­sa, del­l’es­se­re e del­la sua ma­ni­fe­sta­zio­ne. La ma­ni­fe­sta­zio­ne si e­spli­ca nel­la rea­liz­za­zio­ne del­le co­se ter­re­ne per il be­nes­se­re de­gli in­di­vi­dui che de­vo­no co­glie­re e col­ti­va­re in sé que­sto mot­to a­ri­sto­cra­tico.
La trasformazione nell’uo­mo si at­tua dif­fon­den­do tre con­cet­ti di na­tu­ra es­sen­zia­le, Leal­tà, Ge­rar­chia, Me­ri­to­cra­zia. Cia­scu­no di es­si de­ve es­se­re per­ce­pi­to, in o­gni sin­go­lo in­di­vi­duo, co­me na­tu­ra vi­vi­fi­can­te, poi­ché la re­a­liz­za­zio­ne – nel­l’uo­mo – di que­sti tre con­cet­ti ge­ne­ra il con­cet­to pri­ma­rio di Li­bertà.
Se l’uomo non riassume nel­la sua in­te­rio­ri­tà que­sti tre con­cet­ti non po­trà mai e­spri­me­re e vi­ve­re il con­cet­to del­la Li­ber­tà. È un as­sio­ma di leg­gi su cui è ba­sa­ta l’e­vo­lu­zio­ne del­l’u­ma­ni­tà, per­tan­to il mot­to a­ri­sto­cra­ti­co – co­sti­tui­to dai tre con­cet­ti – de­ter­mi­na nel­l’uo­mo il con­cet­to pri­ma­rio di Li­ber­tà che in­clu­de il con­cet­to del­l’E­gua­glian­za, l’e­gua­glian­za tra i po­po­li. In ca­so con­tra­rio non c’è e­vo­lu­zio­ne, non c’è via per la Fra­tel­lan­za uni­ver­sale.

La prima parola del mot­to a­ri­sto­cra­ti­co, Lealtà
Primaria onestà verso se stes­si e di con­se­guen­za ver­so gli al­tri. Re­a­liz­za­to ciò ci si re­la­zio­na con il pros­si­mo… che ab­bia, pe­rò, ot­te­nu­to la stes­sa re­a­liz­za­zione.

La seconda parola del mot­to a­ri­sto­cra­ti­co, Ge­rar­chia
È il cuore dell’aristocrati­co. E­gli ge­sti­sce e va­lu­ta i ter­mi­ni del­la Leal­tà. In tal mo­do e­gli rie­sce a mo­du­la­re e quin­di va­lu­ta­re l’o­ne­stà di o­gni sin­go­lo in­di­vi­duo ver­so di lui.

La terza parola del mot­to a­ri­sto­cra­ti­co, Me­ri­to­crazia
Gli aristocratici, dopo a­ver va­lu­ta­to il per­cor­so del­l’in­di­vi­duo, ov­ve­ro l’o­ne­stà ver­so se stes­so e di con­se­guen­za ver­so gli a­ltri, gli at­tri­bui­sco­no dei me­ri­ti e­spli­ca­bi­li a va­rÎ li­velli.
 

La Magna Charta
dei diritti umani

 


Lealtà, Gerarchia, Me­ri­to­cra­zia: que­ste so­no le tre pa­ro­­le-chia­ve che co­sti­tui­sco­no il mot­to a­ri­sto­cra­tico.

La prima parola del mot­to a­ri­sto­cra­ti­co, Lealtà
Primaria onestà verso se stes­si e di con­se­guen­za ver­so gli al­tri. Re­a­liz­za­to ciò ci si re­la­zio­na con il pros­si­mo… che ab­bia, pe­rò, ot­te­nu­to la stes­sa re­a­liz­za­zione.

La seconda parola del mot­to a­ri­sto­cra­ti­co, Ge­rar­chia
È il cuore dell’aristocrati­co. E­gli ge­sti­sce e va­lu­ta i ter­mi­ni del­la Leal­tà. In tal mo­do e­gli rie­sce a mo­du­la­re e quin­di va­lu­ta­re l’o­ne­stà di o­gni sin­go­lo in­di­vi­duo ver­so di lui.

La terza parola del mot­to a­ri­sto­cra­ti­co, Me­ri­to­crazia
Gli aristocratici, dopo a­ver va­lu­ta­to il per­cor­so del­l’in­di­vi­duo, ov­ve­ro l’o­ne­stà ver­so se stes­so e di con­se­guen­za ver­so gli a­ltri, gli at­tri­bui­sco­no dei me­ri­ti e­spli­ca­bi­li a va­rÎ li­velli.

L’Aristocrazia è fedel­tà… fe­del­tà ai prin­ci­pî di o­gni co­sa, del­l’es­se­re e del­la sua ma­ni­fe­sta­zio­ne. La ma­ni­fe­sta­zio­ne si e­spli­ca nel­la rea­liz­za­zio­ne del­le co­se ter­re­ne per il be­nes­se­re de­gli in­di­vi­dui che de­vo­no co­glie­re e col­ti­va­re in sé que­sto mot­to a­ri­sto­cra­tico.
La trasformazione nell’uo­mo si at­tua dif­fon­den­do tre con­cet­ti di na­tu­ra es­sen­zia­le, Leal­tà, Ge­rar­chia, Me­ri­to­cra­zia. Cia­scu­no di es­si de­ve es­se­re per­ce­pi­to, in o­gni sin­go­lo in­di­vi­duo, co­me na­tu­ra vi­vi­fi­can­te, poi­ché la re­a­liz­za­zio­ne – nel­l’uo­mo – di que­sti tre con­cet­ti ge­ne­ra il con­cet­to pri­ma­rio di Li­bertà.
Se l’uomo non riassume nel­la sua in­te­rio­ri­tà que­sti tre con­cet­ti non po­trà mai e­spri­me­re e vi­ve­re il con­cet­to del­la Li­ber­tà. È un as­sio­ma di leg­gi su cui è ba­sa­ta l’e­vo­lu­zio­ne del­l’u­ma­ni­tà, per­tan­to il mot­to a­ri­sto­cra­ti­co – co­sti­tui­to dai tre con­cet­ti – de­ter­mi­na nel­l’uo­mo il con­cet­to pri­ma­rio di Li­ber­tà che in­clu­de il con­cet­to del­l’E­gua­glian­za, l’e­gua­glian­za tra i po­po­li. In ca­so con­tra­rio non c’è e­vo­lu­zio­ne, non c’è via per la Fra­tel­lan­za uni­ver­sale.
 
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Il Manifesto della Loggia Massonica P1, pagina 1
Il Manifesto della Loggia Massonica P1, pagina 2
Il Manifesto della Loggia Massonica P1, pagina 3
Il Manifesto della Loggia Massonica P1, pagina 4
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Alcuni cenni sul conte Licio Gelli

Nel 1980 Licio Gelli - attraver­so i co­stan­ti rap­por­ti con il Mi­ni­stro del­la Real Ca­sa Lu­ci­fe­ro Fal­co­ne - vie­ne in­si­gni­to del ti­to­lo co­mi­ta­le dal Re Umberto II.
Verso la fine degli anni Set­tan­ta gli vie­ne af­fi­da­to, dal Gran­de O­rien­te d’I­ta­lia, l’in­ca­ri­co - in ve­ste di Mae­stro Ve­ne­ra­bi­le - di ri­pren­de­re la di­re­zio­ne e ri­da­re vi­ta al­la Log­gia mas­so­ni­ca “Pro­pa­gan­da 2” (P2), che era sta­ta fon­da­ta nel 1895 dal Gran Mae­stro Lemmi.
Negli anni Ottanta scoppia il fal­so scan­da­lo P2. In se­gui­to, il Mae­stro Ve­ne­ra­bi­le ver­rà as­sol­to dal­le ac­cu­se che gli ven­ne­ro mos­se in que­gli anni.
Nel 1996 il commendator Licio Gel­li, per la sua at­ti­vi­tà di poe­ta e scrit­to­re, vie­ne pro­po­sto e can­di­da­to da ben cin­quan­ta­no­ve strut­tu­re - ac­ca­de­mie, uni­ver­si­tà, as­so­cia­zio­ni cul­tu­ra­li ita­lia­ne e stra­nie­re - al Pre­mio No­bel per la Let­te­ratura.
Licio Gelli con Frank G. Ripel
In memoria del Fratello Licio Gelli che ci ha lasciato il 15 dicembre 2015
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Frank G. Ripel assume il centesimo grado della M.E.A.P.R.M.M. - [lingua inglese]
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L'Unione Massonica Europea (U.M.E.) riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 1 - [lingua spagnola]
L'Unione Massonica Europea (U.M.E.) riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 2 - [lingua spagnola]
La massoneria O.M.A.P.R.E.M. riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 1 - [lingua spagnola]
La massoneria O.M.A.P.R.E.M. riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 2 - [lingua spagnola]
La Schola Sapientiam Hermeticae Silmaêl riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 1 - [lingua spagnola]
La Schola Sapientiam Hermeticae Silmaêl riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 2 - [lingua spagnola]
Atto costitutivo dell'Unione Massonica Universale, pagina 1 - [lingua spagnola]
Atto costitutivo dell'Unione Massonica Universale, pagina 2 - [lingua spagnola]
Dichiarazione d'intento per la nascita della Nazione Massonica e del vero 'nuovo ordine mondiale', pagina 1 - [lingua spagnola]
Dichiarazione d'intento per la nascita della Nazione Massonica e del vero 'nuovo ordine mondiale', pagina 2 - [lingua spagnola]

 

Comunicato Ufficiale di Frank G. Ripel

La fine dell’Unione Massonica Universale

L’U.­M.U. (Unione Massoni­ca U­ni­ver­sa­le) rap­pre­sen­ta­va una del­le tre ma­ni­fe­sta­zio­ni e­ster­ne (la Na­zio­ne Mas­so­ni­ca, l’U.­M.U. e Sin­gha­ria) del­la ve­ra Tres.

Il 12 dicembre 2010 ven­ni in­vi­ta­to, da va­rie po­ten­ze mas­so­ni­che con­flui­te nel­la M.E.­A.­P.­R.­M.M., ad ac­cet­ta­re il cen­te­si­mo gra­do del­la Mas­so­ner­ia E­gi­zia­na. Ta­le gra­do rap­pre­sen­ta il ver­ti­ce del­la Pi­ra­mi­de mas­so­ni­ca. Es­so fu con­ce­pi­to a Bru­xel­les, nel 1934, al con­gres­so del­la F.U.D.O.S.I. (Fe­de­ra­zio­ne U­ni­ver­sa­le Di­ri­gen­te gli Or­di­ni e So­cie­tà i­ni­zia­tiche).

Il 19 novembre 2012 ac­cet­tai di di­ven­ta­re il Ca­po In­ter­na­zio­na­le del­l’U.­M.U. con il gra­do 100, ma ciò fu un con­tro­sen­so per­ché ero già sta­to ri­co­no­sciu­to, a li­vel­lo mon­dia­le, con ta­le grado.

Il 6 maggio 2017 non mi ri­ma­se al­tro da fa­re che de­le­git­ti­ma­re l’U.­M.U., poi­ché da un pun­to di vi­sta for­ma­le e sto­ri­co il ti­to­lo di cen­te­si­mo gra­do del­l’U.­M.U. non a­ve­va al­cun va­lore.
 
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La massoneria A.P.R.M.M. (Bulgaria) riconosce la M.E.P.R.M.M. - [lingua inglese]
La massoneria A.L.G.D.S.A.D.L.M. riconosce la M.E.P.R.M.M. - [lingua spagnola]
La massoneria G.O.D.C. (Colombia) riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 1 - [lingua spagnola]
La massoneria G.O.D.C. (Colombia) riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 2 - [lingua spagnola]
La massoneria G.O.D.C. (Colombia) riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 3 - [lingua spagnola]
La massoneria G.O.D.C. (Colombia) riconosce la M.E.P.R.M.M., pagina 4 - [lingua spagnola]
La Gran Loggia Tradizionale della Romania riconosce la M.E.P.R.M.M. - [lingua inglese]
Il Supremo Consiglio Tradizionale della Romania riconosce la M.E.P.R.M.M. - [lingua inglese]
Il Sovrano Santuario della Romania riconosce la M.E.P.R.M.M. - [lingua inglese]
La massoneria M.U.C. (Brasile) riconosce la M.E.P.R.M.M. - [lingua inglese]
Atto costitutivo della massoneria albanese
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Comunicazione

Olimpio Romio si è dimesso dal­la M.E.­A.­P.­R.­M.M., a cau­sa del suo ca­so giu­di­zia­rio in corso.

 
Comunicazione

Alexander Rybalka è stato e­spul­so dalla M.E.­A.­P.­R.­M.M. per­ché in­di­vi­duo in­de­gno di es­se­re de­fi­ni­to mas­sone.

 
Comunicazione
Comunicato di delegittimazione dell'Unione Massonica Universale (U.M.U.)

 
CONTATTO

Gli interessati alla Massoneria Egi­zia­na del­l’An­ti­co e Pri­mi­ti­vo Ri­to di Mem­phis-Mi­sraïm pos­so­no ri­vol­ger­si al­la se­guen­te di­re­zione:

orion@onenet.it
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